Lo so, sono nel campo dell’ovvio ;). Spagna=tapas. Però, una
volta conosciute, non si può non entrare nel circolo dei loro estimatori!
Sembra che sia proprio l’Andalusia il loro luogo di “nascita”. Tante le
leggende in proposito. Fra le altre c’è quella in cui una fetta di pane veniva
messa a mo’ di tappo (tapa) sul bicchiere per non farvi entrare le mosche. Poi
si è cominciato a metterci qualcosina sul pane e, da allora, non c’è più stato
limite alla fantasia :)
Con questo clima caldo (siamo a giugno e già, di giorno, si
sta sui quaranta gradi) non mi viene molta fame, solo una grande sete. Ed ecco
che ad una bella cerveza (birra) fredda si possono accompagnare stuzzichini di
ogni genere. Geniale!
Sono piccoli piatti veri e propri, solo in piccole porzioni…
un paradiso per una curiosa gastronomica come me.
In particolare non mi lascio mai mancare una delle zuppe
fredde: il gazpacho, l’ajo blanco, il salmorejo… tutte buonissime. Mi propongo
di cucinarle anche a casa!
In spagnolo c’è anche il verbo “tapear”, indica l’azione di
girare da un bar all’altro con gli amici, prendendo qualcosa qui, qualcosa là.
Un ringraziamento ad Elisa per la preparazione linguistica e culturale al
viaggio!
Dani, per quanto ti possa aver preparato per questo viaggio, io imparo sempre da te, e anche questa volta, mi hai svelato da dove nasce la parola "tapa". Sei grande!!!!
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