Esistono parole intraducibili in altre lingue... nell'articolo alcuni esempi. Io non conoscevo quella italiana!
martedì 29 ottobre 2013
martedì 8 ottobre 2013
lunedì 15 luglio 2013
Una questione di sguardo 2...
Recentemente mi è
capitata un'altra occasione per ritrovare l'ammirato stupore verso la bellezza
"vicina", appannata dal senso del già noto. Quest'occasione è stata
la visita di Serap, un'amica turca. Per la prima volta in Italia, nella sua lista
dei luoghi che desiderava vedere oltre Roma, Firenze e Venezia c'era anche il
Lago di Como. In particolare mi ha ri-colpita Villa Balbianello... ne avevo
visitato solo i giardini. Questa volta invece abbiamo partecipato alla visita
guidata all'interno del vasto edificio... come è stato interessante, e quante
sorprese! Forse anche l'aver seguito la visita in inglese ha contribuito a
rinfrescare lo sguardo... da non perdere! Ti servono info? Contattami...
venerdì 5 luglio 2013
lunedì 17 giugno 2013
Tapas
Lo so, sono nel campo dell’ovvio ;). Spagna=tapas. Però, una
volta conosciute, non si può non entrare nel circolo dei loro estimatori!
Sembra che sia proprio l’Andalusia il loro luogo di “nascita”. Tante le
leggende in proposito. Fra le altre c’è quella in cui una fetta di pane veniva
messa a mo’ di tappo (tapa) sul bicchiere per non farvi entrare le mosche. Poi
si è cominciato a metterci qualcosina sul pane e, da allora, non c’è più stato
limite alla fantasia :)
Con questo clima caldo (siamo a giugno e già, di giorno, si
sta sui quaranta gradi) non mi viene molta fame, solo una grande sete. Ed ecco
che ad una bella cerveza (birra) fredda si possono accompagnare stuzzichini di
ogni genere. Geniale!
Sono piccoli piatti veri e propri, solo in piccole porzioni…
un paradiso per una curiosa gastronomica come me.
In particolare non mi lascio mai mancare una delle zuppe
fredde: il gazpacho, l’ajo blanco, il salmorejo… tutte buonissime. Mi propongo
di cucinarle anche a casa!
In spagnolo c’è anche il verbo “tapear”, indica l’azione di
girare da un bar all’altro con gli amici, prendendo qualcosa qui, qualcosa là.
Un ringraziamento ad Elisa per la preparazione linguistica e culturale al
viaggio!
domenica 16 giugno 2013
Duende
Il secondo spettacolo di flamenco si dimostra una delusione, sebbene la maestria tecnica non manchi. Dove sono però le emozioni forti che l'altro mi aveva suscitato? Laddove il tempo aveva perso di consistenza, qui si trascina pesante, un forzato con le catene ai piedi. Quale sarà la differenza? L'ambiente? No, qui è anzi ben più suggestivo, il patio di un'antica casa sefardita di Cordoba. Non può che essere il "duende" allora!
Girovagando in Siviglia mi sono imbattuta in una viuzza che ne portava il nome... il tentativo di descriverlo lo lascio al grande poeta andaluso, Federico Garcia Lorca.
"In tutta l'Andalusia, roccia di Jaén o conchiglia di Cadice, la gente parla costantemente del duende e lo riconosce con istinto efficace non appena compare."
"Il duende è un potere e non un agire, è un lottare e non un pensare. ho sentito dire da un vecchio maestro di chitarra "Il duende non sta nella gola; il duende monta dentro, dalla pianta dei piedi". Vale a dire, non è questione di capacità ma di autentico stile vivo; vale a dire, di sangue; di antichissima cultura, e, al contempo, di creazione in atto."
"Il duende bisogna risvegliarlo nelle più recondite stanze del sangue."
"I grandi artisti del sud della Spagna, gitani o flamenchi, che cantino, ballino o suonino, sanno che nessuna emozione è possibile senza l'arrivo del duende."
"Anni fa, in un concorso di ballo di Jerez de la Frontera, una vecchia di ottant'anni si impose su splendide donne e ragazzi dai fianchi d'acqua, per il semplice fatto di aver sollevato le braccia, eretto la testa, e aver brivato un colpo con il piede sulla pedana; ma nell'incontro di muse ed angeli che stava avendo luogo, bellezza di forma e bellezza di sorriso, doveva vincere e vinse quel duende moribondo, che trascinava per terra le sue ali di coltelli ossidati."
Per chi vuole approfondire la lettura:
Federico Garcia Lorca
Gioco e teoria del duende
Adelphi
"In tutta l'Andalusia, roccia di Jaén o conchiglia di Cadice, la gente parla costantemente del duende e lo riconosce con istinto efficace non appena compare."
"Il duende è un potere e non un agire, è un lottare e non un pensare. ho sentito dire da un vecchio maestro di chitarra "Il duende non sta nella gola; il duende monta dentro, dalla pianta dei piedi". Vale a dire, non è questione di capacità ma di autentico stile vivo; vale a dire, di sangue; di antichissima cultura, e, al contempo, di creazione in atto."
"Il duende bisogna risvegliarlo nelle più recondite stanze del sangue."
"I grandi artisti del sud della Spagna, gitani o flamenchi, che cantino, ballino o suonino, sanno che nessuna emozione è possibile senza l'arrivo del duende."
"Anni fa, in un concorso di ballo di Jerez de la Frontera, una vecchia di ottant'anni si impose su splendide donne e ragazzi dai fianchi d'acqua, per il semplice fatto di aver sollevato le braccia, eretto la testa, e aver brivato un colpo con il piede sulla pedana; ma nell'incontro di muse ed angeli che stava avendo luogo, bellezza di forma e bellezza di sorriso, doveva vincere e vinse quel duende moribondo, che trascinava per terra le sue ali di coltelli ossidati."
Per chi vuole approfondire la lettura:
Federico Garcia Lorca
Gioco e teoria del duende
Adelphi
giovedì 13 giugno 2013
Il rosso e il nero
Non so nulla di flamenco, è la prima volta che vi assisto. Al primo "palo" (stile) emerge spontanea una certezza: il suo colore non può essere che quello, il rosso e il nero indossato dai ballerini. Indissolubilmente rosso e nero. Seguono altri palos, cambiano i costumi e i loro colori ma ormai, per una sorta di "imprinting", il flamenco per me è rossonero (nessun riferimento al calcio italiano! :)
martedì 14 maggio 2013
I gatti di Lindos
Lindos è un villaggio bellissimo... case bianche, un dedalo di viuzze pedonali, due baie spettacolari con acqua dalle mille sfumature di azzurro, un castello al cui interno sorge l'antica acropoli... e.... migliaia di gatti! Di ogni colore, dimensione, si arrampicano ovunque ma, soprattutto, amano rilassarsi. Eccone alcuni :)
sabato 2 marzo 2013
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