sabato 12 maggio 2012

Terzo giorno


 Oggi terza giornata di sciopero. Mi stupisce non trovare informazioni sulla stampa estera. Trovo solo un breve articolo su un giornale pakistano, il Daily News. Niente sul Times of India, niente sulla Bbc. Nell’articolo si dice che la causa dello sciopero riguarda uno degli scogli maggiori della redazione della nuova costituzione: la decisione se creare o meno uno stato federale su base etnica.
Il Nepal è costituito da un mosaico di popoli che convivono ma non si integrano. Popoli indo-ariani provenienti dall’India e mongolici dall’Himalaya e dalla Birmania. Si parlano tante lingue e dialetti diversi.
Il nepali dovrebbe essere la lingua franca ma, visto che il tasso di alfabetizzazione è del 49% (del 35% per le donne), non sempre è così. Chiedo a Mr. Bi, un signore di etnia Newari, come sia possibile recarsi, per esempio, in un ufficio pubblico se non si parla nepali. “Occorre” – mi dice – “andare con qualcuno del villaggio che lo parli e che funga da interprete”.
Non potendo prendere un taxi per andare a Sarangkot, un punto di osservazione panoramico della catena Himalayana, mi avvio a piedi verso la parte vecchia di Pokhara. Ho così modo di camminare in strade senza auto, moto, camion, bus, e cioè senza il puzzo di gas di scarico, lo strombettio di ogni genere di clakson, il pericolo costante di essere investita!
Gli unici mezzi circolanti, per fortuna, sono le autobotti che portano acqua potabile alle lunghe file di donne in attesa con i loro contenitori da riempire.
Le serrande sono tutte abbassate, le strade campi da gioco per i bambini, che sono a casa da scuola. C’è chi viene aiutato ad imparare ad andare in bicicletta senza rotelle, chi gioca a pallone, chi a badminton...
Alla vecchia Pokhara non ci arriverò... mi imbatto in una manifestazione, contornata da una massiccia presenza di poliziotti con bastoni e fucili... oh oh, forse meglio cambiare strada!
Nel pomeriggio  lo sciopero è stato sospeso dai gruppi etnici che lo avevano proclamato in vista di alcuni festival.

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