mercoledì 28 ottobre 2009

Un “orrore normale”

Un post difficile da scrivere. Un argomento scomodo, di quelli che in vacanza si vorrebbero evitare, non vedere. Ma un viaggio in Cambogia rende quest’argomento inevitabile e visibile.
Sihanuokville, principale città di mare della Cambogia. Pochi i turisti, bassa stagione. Spiccano, per il loro numero, i “turisti sessuali”.
Per lo più avanti con gli anni, ma ci sono anche dei giovani. Alcuni si fermano per qualche settimana, altri per dei mesi. Magari a casa c’è una moglie, probabilmente anche una vita “normale” ed irreprensibile. Numerosi anche gli “expat” (espatriati), vite alla deriva, gente che ha qualche tipo di “business” qui ma non si vede mai lavorare realmente, gente che ha comprato un passaporto cambogiano e da anni non torna in patria, gente abbruttita dall’alcol e forse anche da altro.
Sia i turisti sia gli expat si accompagnano a ragazze locali, giovani, troppo giovani. Anche la pedofilia non manca, ma per quella occorre stare un po’ più attenti e nell’ombra. Queste ragazze forse arrivano ai diciotto anni, forse.
Un “orrore normale” qui come altrove… la possibilità di comprare ed usare un’altra persona.

Faccio qualche ricerca in internet per avere un’idea più precisa della situazione… e trovo la storia di Somaly Mam, da bambina abusata e costretta a prostituirsi ad attivista famosa. Una donna coraggiosa che tenta di fare qualcosa per cambiare una situazione terribile, disumana. Ha fondato l’associazione AFESIP (Agir pour les femmes en situation précaire – agire per le donne in situazione precaria) che ora ha delle sedi anche nei paesi vicini. La sua storia è raccontata nel libro “Il silenzio dell’innocenza” edito per TEA. Mi riprometto di leggerlo al mio ritorno.
Per altre informazioni: www.somaly.org e www.afesip.org.

1 commento:

  1. Si io quel libro l'ho letto in vacanza a natale....e le vacanze me le sono rovinate...l'ho letto tutto d'un fiato...e' un pugno nello stomaco che non lascia respiro...un orrore senza confini...anna

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