domenica 25 ottobre 2009

Mr. Top Vanna

E’ da un po’ che osservo Mr. Top Vanna.
Ha “parcheggiato” la sua libreria sulla strada del lungofiume a Siem Reap, sotto uno dei grandi alberi frondosi che donano ombra e, con un aiuto da parte della brezza del fiume, frescura. La libreria è un carretto azzurro, i libri sono disposti sia sul pianale che sulle ingegnose scaffalature sui tre lati.
Mr. Top Vanna sistema i libri sugli scaffali, anche quelli più alti, gli toglie e rimette la bustina di plastica, che qui in Asia li proteggono da polvere e umidità, via via che i clienti li sfogliano.
Mr. Top Vanna conta i soldi e mi dà il resto del libro illustrato su Angkor che ho appena comprato.
Niente di strano.

La cosa strana è che Mr. Top Vanna fa tutto questo senza le mani. Le sue mani e i suoi avambracci non ci sono più, se li è portati via la mina che lui, come tanti altri qui in Cambogia, ha avuto la sfortuna di incontrare.
E’ ben organizzato Mr. Top Vanna… con il libro mi dà una fotocopia con il racconto della sua storia. Dalla disperazione iniziale, dall’idea di suicidarsi, dalla sua vita di mendicante dopo i mesi di ospedale, al lavoro e alla famiglia che è riuscito a costruirsi.
Una bella storia, di speranza nella vita che prosegue. Una storia di dignità, che si sente. Perché Mr. Top Vanna non ispira pietà ma ammirazione.

4 commenti:

  1. Un storia bellissima. Aspettiamo il resto del viaggio, Dani :-)

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  2. Mr. Top Vanna, fai sembrare la nostra vita più leggera! Arturo

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  3. Grazie di cuore Dani..per i tuoi racconti, le tue immagini e per la tua vita in viaggio :)

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