giovedì 3 settembre 2009

Ritorno

Eccomi di nuovo a casa, in Italia. Spaesata.
I viaggi aerei hanno questo effetto su di me… il corpo sente la mancanza di qualcosa che non è ancora arrivato. E capita che di quel qualcosa una parte non arrivi più.
Un po’ come con le cartoline.
Alcune arrivano mentre altre, spedite nello stesso momento, nella stessa buca delle lettere, con lo stesso tipo di francobollo prendono altre strade.
Me lo sono sempre chiesto… che fine faranno le cartoline mai arrivate? Giacciono sconsolate e polverose in qualche deposito? Si è aperto il loro sacco e sono volate via nel vento? Chissà dove sono… fra le mani di un bambino che non parla la loro lingua oppure una cicogna le ha prese al volo e le ha usate per rinforzare il proprio nido?
Che siano a casa di un impiegato postale che colleziona le vedute più belle, o i francobolli più strani?
Magari non è un collezionista, è una persona molto sola, non ha amici, nessuno gli scrive mai, e allora si tiene quelle che hanno frasi che trasmettono amore e amicizia…

Lascio che queste cartoline disperse abbiano la loro vita…
Per le parti di me non ancora tornate è diverso… sarà attaccamento ma, a volte, sento che devo andare a cercarle… forse dipende se ne sento molto la mancanza, o dal luogo dove sono rimaste… e il Ladakh è uno di quei luoghi, almeno per me.

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